Una nuova guardia di frontiera e costiera per l’Europa

La «crisi dei rifugiati» ha rivelato l’incapacità degli Stati Schengen di fronteggiare le sfide connesse con l’afflusso massiccio di persone in cerca di protezione. La costruzione di recinzioni alle frontiere esterne e il ripristino dei controlli alle frontiere interne hanno messo alla prova la cooperazione tra gli Stati. A livello europeo sono stati messi a punto meccanismi di correzione. Per migliorare la protezione delle frontiere esterne sarà ad esempio costituita una nuova guardia di frontiera e costiera europea. La Svizzera ha partecipato alla stesura del pertinente regolamento, che è ora chiamata ad approvare.

La CFM ritiene che un approccio nazionale non basti a fronteggiare sfide globali. Pertanto plaude al contributo della Svizzera alla creazione di una guardia di frontiera e costiera europea. Secondo la CFM, la Svizzera dovrebbe prodigarsi maggiormente, sul piano sia internazionale sia nazionale, a favore della protezione delle persone in fuga. La protezione delle frontiere europee dovrebbe inoltre tenere altrettanto conto dei diritti dell’uomo e dei diritti dei rifugiati che di aspetti dettati dalla politica di sicurezza.

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Ultima modifica 18.01.2017

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