Minoranze a rischio: la Confederazione contribuisce ai costi delle misure protettive

Il Consiglio federale intende contribuire con fino a 500 000 franchi all’anno ai costi per la sicurezza delle minoranze che sono particolarmente esposte al rischio di aggressioni connesse al terrorismo o all’estremismo violento. Nel corso della seduta del 30 gennaio 2019 il Consiglio federale ha inviato in consultazione la pertinente ordinanza.

L’essenziale in breve:

  • Il Consiglio federale intende cofinanziare le misure necessarie per garantire la sicurezza delle minoranze bisognose di particolare protezione.
  • Sono previsti aiuti finanziari annuali di fino a 500 000 franchi al massimo, con le quali s’intende sostenere, tra l’altro, misure di sicurezza di natura edile e tecnica.
  • Sono bisognose di particolare protezione in primo luogo le comunità ebraica e islamica, ma anche altre minoranze.

Nella sua strategia del 17 aprile 2018, la Rete integrata Svizzera per la sicurezza (RSS) ha raccomandato di potenziare la collaborazione tra il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), le forze di polizia e le minoranze a rischio, in primo luogo le comunità ebraica e islamica. Nel quadro dell’elaborazione della strategia è stato pure deciso che la Confederazione parteciperà al finanziamento di misure di protezione a favore queste minoranze bisognose di particolare protezione con un importo annuo pari a 500 000 franchi.

Sostegno per diverse minoranze

Il Consiglio federale ha ora inviato in consultazione la pertinente ordinanza, secondo la quale la Confederazione può contribuire alle spese cagionate da misure di natura edile o tecnica volte a impedire reati, tra cui ad esempio recinzioni, mura o dispositivi di sicurezza all’entrata nonché videocamere di sorveglianza e impianti d’allarme. Può anche sostenere misure di formazione nei settori del riconoscimento dei rischi e della prevenzione di minacce, nonché di sensibilizzazione o informazione destinate ad ampie cerchie della popolazione.

Oltre alle comunità religiose, l’ordinanza consente di sostenere anche popoli nomadi (Jenisch, Rom e Sinti) e gruppi facenti parte di una minoranza in ragione del loro orientamento sessuale (omosessuali, bisessuali, transessuali e intersessuali), a condizione che abbiano un legame consolidato con la Svizzera e i suoi valori.

Non è per contro possibile una partecipazione finanziaria della Confederazione ai costi del personale di sicurezza. Le domande di aiuti finanziari della Confederazione sono esaminate dall’Ufficio federale di polizia (fedpol), che a tal scopo chiede al SIC di valutare il bisogno di particolare protezione della minoranza richiedente.

La consultazione relativa all’ordinanza sulle misure volte a garantire la sicurezza delle minoranze bisognose di particolare protezione (OMSM) dura fino al 7 maggio 2019.

Documentazione

Ultima modifica 30.01.2019

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