Il confronto di profili del DNA al fine di identificare gli autori di reati è diventato per la polizia uno strumento di grande valore, di successo e irrinunciabile in caso di indagine su criminali.
Su iniziativa dei Cantoni, il Consiglio federale aveva autorizzato già nel 2000 la creazione di una banca dati, valida per tutta la Svizzera, basata sui profili del DNA. Tale banca dati è stata dapprima gestita come un esercizio sperimentale, per poter ottenere risultati pratici in previsione di una normativa definitiva. L'esercizio sperimentale, durato quattro anni, si è svolto, a parere del Consiglio federale, con molto successo ed ha confermato la grande utilità di questo strumento per la lotta alla criminalità e per gli accertamenti ad essa relativi. Già durante i primi mesi di attività della banca dati basata sui profili del DNA, si sono potuti segnare i primi "centri" tra i profili del DNA rilevati dalle tracce sul luogo del reato e i profili del DNA delle persone registrate nella banca dati.
La nuova legge è stata approvata il 20 giugno 2003 dall'Assemblea federale. Il termine del referendum, del 9 ottobre 2003, è trascorso inutilizzato.
Ultima modifica 03.12.2004
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