Rafforzato il diritto del figlio al mantenimento

Berna, 29.11.2013 - Il Consiglio federale intende rafforzare il diritto del figlio al mantenimento a prescindere dallo stato civile dei genitori. Venerdì ha adottato il messaggio sulla corrispondente modifica del Codice civile (CC) che mette al centro dell’attenzione il bene del figlio.

Il messaggio costituisce la seconda fase della riforma legislativa con la quale il Consiglio federale intende rivedere la responsabilità genitoriale. Il 21 giugno 2013, il Parlamento ha adottato una revisione di legge che fa dell'autorità parentale congiunta la regola indipendentemente dallo stato civile dei genitori. Per uno sviluppo armonioso, il figlio ha sì bisogno di un buon rapporto con entrambi i genitori, ma anche di un accudimento stabile e affidabile nonché di sicurezza economica. La revisione del diritto in materia di mantenimento, presentata dal Consiglio federale, persegue esattamente tale obiettivo.

Il figlio al primo posto

Il Consiglio federale intende fissare nel CC la priorità dell'obbligo di mantenimento nei confronti del figlio minorenne rispetto agli altri obblighi analoghi previsti dal diritto di famiglia. A prescindere dal destino della coppia, il mantenimento del figlio resta una responsabilità di entrambi i genitori. Prima di regolare le conseguenze che derivano loro dalla separazione, i genitori devono anzitutto soddisfare l'obbligo di mantenimento nei confronti del figlio minorenne. Se i mezzi finanziari del genitore tenuto al mantenimento non sono sufficienti, nella decisione o nel contratto di mantenimento occorrerà indicare a quanto ammonta il contributo di mantenimento realmente dovuto, il cosiddetto "debito mantenimento". In questo modo sarà più semplice per il figlio ottenere un aumento del contributo di mantenimento dovuto se la situazione finanziaria del genitore debitore migliora.

Non solo: il figlio ha diritto a un contributo di mantenimento che gli assicuri l'accudimento migliore per lui, sia esso fornito dai genitori o da terzi (mamma diurna, asilo). Ciò significa che in futuro, al momento di calcolare il contributo di mantenimento, il giudice dovrà tener conto dei costi di accudimento sostenuti dal genitore che si occupa del figlio. In questo modo si elimina la disparità di trattamento tra figli di genitori sposati e divorziati e figli di genitori non sposati. Secondo il diritto vigente, infatti, le cure fornite da un genitore al figlio sono garantite solamente se i genitori sono divorziati poiché i relativi costi sono coperti dall'obbligo di mantenimento dopo il divorzio. Viceversa, un genitore non sposato deve provvedere personalmente al proprio sostentamento anche quando il figlio vive con lui.

La revisione di legge consolida anche la posizione del figlio nel quadro delle procedure riguardanti il diritto di famiglia. Nelle questioni relative al mantenimento, il giudice potrà ora ingiungere ai genitori di tentare una mediazione, eventualmente gratuita, e disporre una rappresentanza per il figlio. La posizione del figlio è rafforzata anche rispetto alla possibilità di far valere i suoi diritti di mantenimento: infatti, la prescrizione dei suoi crediti nei confronti dei genitori decorre ora a partire dalla sua maggiore età e non più dal momento in cui il credito diventa esigibile.  

Semplificare l'aiuto all'incasso

Il disegno di legge vuole inoltre garantire che il figlio riceva veramente i contributi di mantenimento cui ha diritto. È vero che i Cantoni sostengono già il figlio e chi lo accudisce, nella procedura d'incasso qualora il genitore debitore del mantenimento disattenda il suo impegno, ma la prassi applicata varia molto da Cantone a Cantone. Il Consiglio federale intende pertanto emanare un'ordinanza per garantire un aiuto all'incasso dei contributi di mantenimento uniforme ed efficace.

Nessuna competenza della Confederazione

Il messaggio analizza anche la situazione dei figli di famiglie modeste per i quali la separazione dei genitori potrebbe aumentare il rischio di povertà. La condizione di questi figli migliorerebbe solamente coordinando in modo efficacie i contributi di mantenimento, retti dal diritto di famiglia, e il sostegno finanziario dell'ente pubblico che consiste nell'assistenza sociale o negli anticipi degli alimenti. La Confederazione non ha tuttavia la competenza per garantire tale coordinamento in quanto il diritto in materia di assistenza sociale  spetta  ai Cantoni. Il Consiglio federale propone comunque singole misure per migliorare la posizione del figlio nei cosiddetti casi di ammanco.


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Ultima modifica 30.01.2024

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