Disciplinare nel Codice penale l’accesso online ai dati del casellario giudiziale; Il Consiglio federale avvia la consultazione

Berna, 14.01.2009 - Le autorità cantonali di naturalizzazione, l'Ufficio federale di polizia (fedpol) e il Servizio di analisi e prevenzione (SAP) devono poter accedere online ai dati del casellario giudiziale in virtù di una base legale formale. Il Consiglio federale intende disciplinare nel Codice penale i diritti d'accesso finora inseriti in’un ordinanza a tempo determinato. Mercoledì ha posto in consultazione il pertinente progetto; la procedura terminerà il 20 aprile 2009. La revisione della normativa, necessaria per motivi legati alla protezione dei dati, non avrà ripercussioni sulla prassi attuale delle autorità interessate.

In passato, le autorità cantonali di naturalizzazione potevano ottenere un estratto del casellario giudiziale relativo alle condanne penali soltanto per scritto e non avevano alcun accesso ai dati concernenti procedimenti penali pendenti. L'accesso online, invece, comporta soprattutto vantaggi di tipo economico: se è in corso un procedimento penale, la procedura di naturalizzazione può essere tempestivamente sospesa, evitando inutili accertamenti. L'accesso online ai dati riguardanti procedimenti penali pendenti permette inoltre di evitare naturalizzazioni ingiustificate o dispendiosi riesami (allo scopo di un successivo annullamento).

Non sono interessate soltanto le indagini di polizia giudiziaria

La nuova disciplina dei diritti di accesso online per fedpol tiene conto delle necessità pratiche e abolisce pertanto le limitazioni di accesso finora applicate alle indagini di polizia giudiziaria. I dati del casellario giudiziale sono utili sia per la prevenzione sia per il perseguimento dei reati. Servono, tra l'altro, a confermare o invalidare un sospetto iniziale, effettuare controlli di attendibilità, evitare "ndagini parallele" oppure tutelare agenti infiltrati e informatori. Le stesse considerazioni valgono anche per il SAP, trasferito dal DFGP al DDPS il 1° gennaio 2009.

La revisione proposta riguarda soltanto le modifiche del Codice penale indispensabili per motivi di protezione dei dati. In un secondo momento, nel quadro di un progetto di revisione più ampio, si procederà a ulteriori modifiche del diritto del casellario giudiziale, come per esempio l'attribuzione di diritti d'accesso online ad altre autorità.


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Ultima modifica 30.01.2024

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