Sopprimere le lacune nei diritti popolari - Il Consiglio federale accoglie favorevolmente le proposte della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati

Berna, 19.06.2001 - Il Consiglio federale appoggia il nuovo tentativo da parte del Parlamento di sopprimere le lacune nei diritti popolari. Nel suo parere relativo al rapporto della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) concernente l'iniziativa parlamentare relativa alla soppressione di lacune nei diritti popolari si dichiara favorevole all'orientamento delle proposte.

Nel messaggio del 20 novembre 1996 concernente la riforma della Costituzione federale, il Consiglio federale ha presentato anche un pacchetto di riforme "diritti popolari". Nell'estate del 1999 entrambe le Camere hanno tuttavia respinto il disegno già nell'ambito del dibattito d'entrata in materia. Il Consiglio federale si rallegra che ora la CIP-S abbia approvato un rapporto e un disegno per un decreto federale relativo alla soppressione di lacune nei diritti popolari. I punti principali sono l'introduzione dell'iniziativa popolare generica e un ampliamento del campo d'applicazione del referendum in materia internazionale.

Inoltre, la CIP-S propone di ridurre i termini per la raccolta delle firme a sostegno di iniziative popolari e di sancirli nella Costituzione. Il Consiglio federale non ha nessuna obiezione in merito.

Secondo il Consiglio federale, nel caso in cui il Parlamento decida una riduzione dei termini per la raccolta delle firme a sostegno di iniziative popolari, andrebbero riesaminati anche gli ostacoli al referendum in modo che nei diritti popolari non vengano privilegiati gli elementi frenanti. Dato che in caso di referendum una riduzione del termine per la raccolta delle firme non è opportuna, il numero di firme necessarie andrebbe aumentato a 70'000.

L'iniziativa popolare generica: valida alternativa alle proposte di legge

Il Consiglio federale ritiene che il numero di firme necessarie per l'iniziativa popolare generica debba essere inferiore rispetto a quello per l'iniziativa concernente la revisione parziale della Costituzione federale. Per tale motivo ha fissato tale numero a 70'000. In tal modo l'iniziativa popolare generica può diventare una valida alternativa alle proposte a livello di legge. La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati ha proposto un numero di 100'000 firme.

Dato che può succedere di tanto in tanto che svariate iniziative concernenti il medesimo oggetto debbano essere presentate in votazione allo stesso tempo, il Consiglio federale propone che ciò possa avvenire secondo il sistema di una votazione su iniziativa e controprogetto. Infatti, se entrambe le iniziative non sono contrapposte secondo tale sistema, è possibile che entrambe siano approvate nonostante il loro contenuto divergente. I votanti che vorrebbero evitare in ogni caso che ciò si verifichi, si vedrebbero spinti a respingere una delle due iniziative, anche se le approvano entrambe. Questo dilemma va evitato grazie alla proposta del Consiglio federale.

Inoltre, per i trattati internazionali il Consiglio federale stabilisce i criteri della loro "importanza" e quindi l'obbligatorietà del referendum in modo diverso rispetto alla CIP-S. Auspicherebbe anche che il Parlamento possa sottoporre per votazione al popolo e ai Cantoni un trattato internazionale e le disposizioni di applicazione sotto forma di pacchetto globale.


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Ultima modifica 30.01.2024

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